Coltivare il proprio orto permette di gustare ottime verdure fresche a casa propria, senza dover passare dal fruttivendolo. Ma una volta raccolti gli ultimi prodotti dell’estate e con l’avvicinarsi dell’autunno, è raro che compaiano nuovi germogli. Tuttavia, grazie a questo semplice gesto da compiere dopo il raccolto, è possibile massimizzare la produzione di alcuni ortaggi autunnali, che possono riprendere una rapida crescita senza ricorrere alla semina o alla piantagione.
Secondo raccolto: quali ortaggi autunnali ricrescono
Molti ortaggi hanno una forte capacità di rigenerazione, ovvero possono ricrescere dalla base o dalle radici lasciate nel terreno. Questo fenomeno, chiamato moltiplicazione vegetativa, consente ad alcune specie di riprendere la crescita dopo il taglio. È quindi sufficiente gestire bene il raccolto per favorire questa ricrescita naturale. È il caso in particolare dei porri, dei cipollotti, del prezzemolo a radice o ancora dei cavoli e delle bietole, che spesso ricrescono dal cuore. Anche le insalate da taglio, gli spinaci o il sedano possono ricrescere con foglie giovani se non vengono tagliati troppo corti al momento della raccolta.
Per farlo, basta lasciare un pezzo di radice nel terreno dopo la raccolta per farli ricrescire. Un modo semplice ed economico per godere di nuovi raccolti in autunno, senza troppa fatica! Per far ricrescere facilmente questi ortaggi autunnali, si consiglia di lasciare almeno 5 cm di radice nel terreno, facendo attenzione a non tagliare troppo corto per evitare che non ricrescano. Non livellare completamente il terreno: la pianta deve mantenere un punto di ripresa. Un’irrigazione regolare e una leggera pacciamatura aiuteranno a mantenere l’umidità necessaria alla ricrescita. L’aggiunta di compost o fertilizzante naturale può anche ridare vigore alla pianta affaticata dal raccolto. In pochi giorni o settimane, appariranno nuovi germogli, offrendo un secondo raccolto prima dell’inverno.