L’intelligenza artificiale è diventata una forza che sta trasformando l’economia globale, così come l’istruzione e l’occupazione. Le professioni legate alla raccolta di dati, alla scrittura o persino alla matematica stanno vedendo il loro ruolo ridefinito in seguito al progresso dell’IA, motivo per cui gli esperti raccomandano di adattarsi ad essa. L’ultimo a sottolineare la necessità di imparare a conoscere l’IA è stato Mark Cuban, imprenditore e investitore multimiliardario, ex proprietario dei Dallas Mavericks della NBA e noto per la sua partecipazione a diversi programmi televisivi. Il suo consiglio è categorico: bisogna studiare a fondo l’intelligenza artificiale.
Mark Cuban ai giovani: «Il vostro investimento più redditizio oggi è il tempo dedicato all’intelligenza artificiale»
Durante un recente intervento, Cuban ha affermato che se oggi avesse tra i 16 e i 21 anni, dedicherebbe ogni minuto del suo tempo all’apprendimento dell’IA. Secondo lui, chi comprende e padroneggia questa tecnologia “avrà successo”, perché l’IA non sostituisce la creatività umana, ma la potenzia come strumento complementare.
Il consiglio di Cuban sarà senza dubbio apprezzato dalle nuove generazioni: con una carriera che spazia dalla vendita di Broadcast.com agli investimenti in criptovalute, biotecnologie e progetti di IA, l’americano insiste sul fatto che prepararsi è una questione urgente. “L’IA non è mai la risposta. È uno strumento”, ha sottolineato, incoraggiando i giovani a sfruttare le risorse disponibili su Internet per formarsi.
Il messaggio dell’imprenditore è chiaro: il tempo investito oggi nell’apprendimento dell’intelligenza artificiale sarà decisivo per il successo professionale e finanziario del futuro, poiché si tratta di un motore innegabile della crescita aziendale: il 72% delle aziende ha adottato l’IA.
Ignorare questa trasformazione può significare rimanere indietro in un mondo in cui l’IA non solo ridefinisce i posti di lavoro, ma genera anche nuove opportunità di innovazione e ricchezza. Come ha sottolineato Cuban, “il primo miliardario sarà uno sconosciuto dalla sua camera da letto, e lo sarà grazie all’IA”.