Una recente scoperta nelle Highlands della Scozia settentrionale ha permesso agli archeologi di ricostruire aspetti inediti dell’età del bronzo nella regione. Durante alcuni lavori a Rosemarkie nel 2021, un team di scienziati ha scoperto una serie di oggetti in bronzo risalenti a circa tremila anni fa, tra cui spiccano braccialetti di diverse dimensioni e due ornamenti penanulari, uno dei quali decorato con 37 anelli.
Il tesoro perduto della Scozia: i gioielli dell’età del bronzo riscrivono la storia
Gli scavi, effettuati tra il 2020 e il 2021, hanno anche portato alla luce resti di cremazioni umane, un frammento di ascia e una falange di orso datata tra il 3000 e il 2000 a.C. Sebbene il complesso includa elementi molto antichi, gli oggetti principali risalgono alla tarda età del bronzo, tra il 894 e il 794 a.C., secondo le analisi effettuate.
Lo studio, pubblicato da GUARD Archaeology e diffuso da Historia National Geographic, sottolinea l’uso della tecnica della cera persa nella fabbricazione degli ornamenti, un metodo sofisticato e poco comune nella Scozia dell’epoca, riservato a beni di alto valore. La presenza di fibre vegetali e resti di felci nei braccialetti ha permesso una datazione precisa e suggerisce che fossero fissati mediante nodi.
I ricercatori ritengono che il tesoro potesse essere un dono rituale, un simbolo di status o un deposito mai recuperato. La qualità dei pezzi e le tecniche utilizzate indicano l’esistenza di un’élite locale con accesso a risorse e circuiti di scambio avanzati, il che trasforma la visione tradizionale dell’organizzazione sociale e culturale della tarda età del bronzo nelle isole britanniche.
Questa scoperta fornisce dati fondamentali sull’identità, le credenze e le relazioni delle comunità preistoriche della Scozia settentrionale. Nella fase successiva, il team scientifico intende condurre studi metallografici per determinare la composizione del bronzo e rintracciare l’origine dei materiali, con l’obiettivo di completare il contesto storico del cosiddetto “tesoro di Rosemarkie”.