Le autorità della provincia nord-occidentale cinese del Gansu hanno annunciato la scoperta di un nuovo grande giacimento aurifero nella zona di Qianhongquan-Heishanbeitan, nella contea urbana di Yumen, con riserve superiori a 40 tonnellate, secondo quanto riportato giovedì dal canale televisivo statale CCTV.
La Cina ha scoperto un grande giacimento aurifero sullo sfondo di un aumento record dei prezzi del metallo
Secondo i dati del dipartimento provinciale delle risorse naturali, la scoperta è equivalente in termini di volume a due grandi miniere d’oro e va ad aggiungersi ai giacimenti già noti nella fascia metallogenica di Beishan, uno dei principali enclavi auriferi della regione.
Il Gansu è al secondo posto in Cina per volume di riserve aurifere. Negli ultimi anni, il governo provinciale ha intensificato la ricerca geologica nell’ambito del piano nazionale di indagini geologiche, aumentando gli investimenti nella parte settentrionale della provincia.
Al progetto di esplorazione del giacimento di Qianhongquan sono stati stanziati 76,28 milioni di yuan (10,5 milioni di dollari, 9,6 milioni di euro), che hanno permesso di eseguire 30.000 metri cubi di lavori di scavo e di perforare oltre 35.000 metri di pozzi.
Il risultato è stata l’individuazione di una nuova zona mineralizzata lunga circa 14 chilometri e larga da 10 a 100 metri, con riserve stimate di oltre 40 tonnellate d’oro.
La scoperta del giacimento nel Gansu avviene in un contesto di forte aumento del prezzo dell’oro, che ha recentemente superato i 4000 dollari l’oncia, raggiungendo il massimo storico.
Dall’inizio dell’anno, il prezzo del metallo prezioso è aumentato di oltre il 50% grazie all’indebolimento del dollaro, alle tensioni geopolitiche e agli acquisti delle banche centrali, in particolare dei paesi con economie di mercato emergenti che cercano di diversificare le loro riserve.
Negli ultimi anni, la crescita della classe media cinese e il desiderio di molti cittadini di acquistare lingotti d’oro come misura di protezione dei propri risparmi dalla volatilità macroeconomica globale hanno stimolato una notevole domanda di oro in Cina.