Mettere in ordine è uno strumento utile nella vita quotidiana. Dal riordinare la casa al classificare documenti o banconote, l’ordine porta chiarezza e struttura. Tuttavia, quando questo comportamento diventa ripetitivo e difficile da controllare, può riflettere un problema più profondo. Gli specialisti in psicologia sottolineano che sistemare le banconote per taglio in modo insistente e compulsivo potrebbe essere una manifestazione del disturbo ossessivo compulsivo (DOC). Sebbene questa pratica sia comune e non rappresenti un problema nella maggior parte dei casi, gli specialisti sottolineano che la chiave sta nell’intensità del comportamento e nel modo in cui influisce sulla vita quotidiana; non è la stessa cosa avere un gusto per l’ordine che provare ansia al minimo cambiamento di quell’ordine.
Quando l’ordine può essere un sintomo di DOC?
Il disturbo ossessivo-compulsivo è definito dalla presenza di idee intrusive e persistenti, note come ossessioni, insieme ad azioni ripetitive o compulsioni che la persona compie per alleviare l’ansia o il disagio che le provocano.
Secondo l’Associazione TOC Madrid, queste azioni assumono spesso una forma ritualizzata e non sono direttamente correlate a una necessità logica.
In questo modo, ordinare le banconote dalla più piccola alla più grande, allinearle con precisione o provare disagio se non sono “perfette” può essere solo una mania, ma potrebbe anche essere un segno di DOC se:
- Viene fatto in modo ripetitivo e incontrollabile.
- Provoca ansia o angoscia se non viene fatto.
- Interferisce con la routine quotidiana o con le relazioni personali.
- Viene utilizzato come un modo per neutralizzare pensieri sgradevoli.
Non tutto il perfezionismo è OCD
La Mayo Clinic avverte che l’OCD non è la stessa cosa dell’essere perfezionisti. Mantenere l’ordine o la pulizia può essere una preferenza comune e salutare; il problema sorge quando queste idee o comportamenti occupano troppo tempo, causano un disagio significativo o interferiscono con la vita quotidiana.
“Il disturbo ossessivo compulsivo va oltre il desiderio che le cose siano fatte bene. Si tratta di pensieri intrusivi che causano ansia e di rituali che vengono eseguiti per cercare di alleviare quella sensazione”, spiegano dall’istituto medico.
Il disturbo ossessivo-compulsivo non è un fenomeno raro, ma uno dei disturbi mentali più frequenti. Secondo l’Associazione per il disturbo ossessivo-compulsivo dell’Andalusia, la sua prevalenza supera quella della schizofrenia, del disturbo bipolare o dell’anoressia.
Con una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato, le persone affette da DOC possono migliorare significativamente la loro qualità di vita. La terapia cognitivo-comportamentale è l’approccio più efficace, anche se in alcuni casi si ricorre anche a farmaci per integrare il processo terapeutico.
Sebbene ordinare le banconote per colore, numero o taglio possa essere solo una preferenza personale, prestare attenzione al disagio che genera non farlo è fondamentale.