Preparare un barbecue è un rituale tipico degli: si tratta di un’attività sociale e culturale strettamente legata all’identità e alla tradizione, poiché combina la convivialità con il buon cibo. Tuttavia, chi ha il compito di cucinare alla griglia soffre più del dovuto quando il banchetto è finito: la griglia, da cui escono i deliziosi tagli di carne, di solito rimane completamente sporca. In linea di principio, se è troppo fredda quando si mette la carne, i succhi che ne fuoriescono la fanno aderire al metallo. Per evitarlo, il ferro caldo genera una sorta di crosta, provocando la cosiddetta “reazione di Marillard”, che sigilla la superficie e impedisce che si attacchi, anche se sono pochi quelli che prendono questa precauzione per evitare danni maggiori. I residui di grasso o carbone vecchio fungono da collante, mentre la carne umida, soprattutto se appena lavata, genera vapore che provoca l’adesione. In conclusione, si tratta di una serie di fattori fisici e chimici che causano un mal di testa al cuoco. L’utensile da cucina, a seconda del materiale, può avere una durata maggiore o minore. Quelli in ferro comune – senza smalto – e quelli smaltati durano in media dai cinque ai dieci anni. D’altra parte, quelli in acciaio inossidabile resistono molto più a lungo, fino a due decenni; mentre quelli in ghisa superano questo tempo e arrivano a superare i 20 anni, ma è fondamentale curarli e prendersene cura affinché non si arrugginiscano. Avere una griglia impeccabile è quasi un obbligo.
Quali ingredienti servono per pulire la griglia dopo un barbecue
A tal proposito, l’influencer Piero Silva ha raccontato sul suo account Instagram che ci sono diversi consigli utili per raggiungere questo obiettivo. Il video, pubblicato alla fine di giugno, ha già ottenuto più di 74.000 like e centinaia di commenti positivi da parte degli utenti. In primo luogo, il creatore di contenuti ha spiegato nell’audio che la griglia sporca può contaminare i pasti successivi e alterarne chiaramente il sapore.
Sebbene l’ideale sia sgrassare prima, spesso questa opzione non è praticabile. Per eliminare i residui incrostati, è necessario preparare un buon fuoco, in modo che il calore ammorbidisca lo sporco e ne faciliti la successiva rimozione. Quindi, ha consigliato di prendere mezza cipolla e passarla, con abbondante sale, sul ferro: le alte temperature provocano il rilascio di acidi naturali che aiutano a disinfettare.
Il foglio di alluminio, un alleato nella pulizia della griglia
Il sale, a sua volta, agisce come abrasivo e rimuove eventuali residui. Se rimangono ancora tracce di grasso, ha consigliato di formare una pallina di foglio di alluminio e di strofinarla energicamente sulla superficie. Infine, ha suggerito di applicare un po’ di aceto su un panno o una salvietta e di passarlo sulla griglia, prevenendo i cattivi odori. Seguendo tutte queste indicazioni, l’utensile risulterà praticamente immacolato, come se non fosse mai stato utilizzato.
Quando si cuociono le verdure, il processo di pulizia è diverso: le verdure rilasciano acqua e zuccheri, che caramellano e formano uno strato appiccicoso, ma molto più facile da rimuovere rispetto al grasso. Quando invece si prepara la pizza, l’impasto rilascia farina e amido, che carbonizzano e formano una crosta dura. In questo caso, è meglio utilizzare una spazzola metallica con fuoco forte per rimuovere tutto e lasciare riposare per alcuni minuti.